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Isotta
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Una bambina di nove anni. Bionda e paffuta. La madre, magrissima, non fa che prepararle da mangiare. E a scuola tutti la prendono in giro. Perché è grassa e perché è timida.
Quando la situazione è insostenibile, quando il maestro l'interroga e lei non riesce a pronunciare parola, non le resta che rifugiarsi in un mondo di sogni dove tutto è più semplice e più divertente ...
Adesso questa bambina ha trent'anni. Fa la cucitrice in una fabbrica di pellami, vive in un quartiere industriale e degradato di Napoli. E' ancora grassa. E per di più ha il diabete. Colpa dei dolci, l'unica cosa che davvero le piace. Oltre a sognare naturalmente, un'abitudine che negli anni non l'ha mai abbandonata. Tanto la realtà può essere dura e difficile, tanto il sogno le restituisce libertà e leggerezza.
E la sua, di realtà, è dura davvero. Il lavoro in fabbrica è precario e malpagato, i fratelli sono disoccupati, il papà - uno strano tipo emigrato dal Nord al Sud per fare l'operaio - è in cassa integrazione e si gioca il sussidio a carte, ogni notte, nel bar sotto casa. La madre poi non è cambiata: continua a prepararle pranzi e cene che il suo corpo non può e non vuole sostenere.
Fortuna che ci sono Luisa e Caterina, due amiche vere, con le quali condividere lavoro in fabbrica e tempo libero. La prima più adulta e matura; la seconda estroversa e un po' irresponsabile, sempre piena di fidanzati e di allegria.
Insomma sono molti i motivi per sentirsi infelici. Ma lei non lo è, perché ogni volta che può se ne va nei suoi sogni. E sognando si sente leggera, Invisibile, accettata dagli altri.
C'è un momento in cui la vita le appare più bella di qualunque sogno. È quando si innamora di Alexandros, un commerciante di pelli venuto da Salonicco. Ma Alexandros se ne va con Luisa, la sua migliore amica.
E allora non c'è più soluzione: mollare progressivamente la vita reale e cominciarne un'altra nel sogno.
Chi ha mai detto, del resto, che quel che viviamo nel sogno non sia altrettanto importante di quel che ci capita nella vita reale?
Alla fine del film questa donna è sempre grassa, buffa, golosa. E continua a farsi mille domande.
Il suo nome è Isotta.
F I N E