Il Tax credit può rappresentare un’opportunità di crescita del Settore Cultura, in tutte le sue diverse declinazioni, oltre che per il comparto Cinema.
Mercoledì 9 marzo 2016 dalle 11 alle 14 a Roma, presso la sede di Legacoop, si terrà il seminario nazionale “IL CINEMA POSSIBILE – Tax credit e Ddl Franceschini per il cinema e l’audiovisivo” e sarà l’occasione per approfondire da una parte gli aspetti tecnici dell’accesso al tax credit (come avviene ancora ora e come questo cambierà con la nuova legge) e dall’altra gli aspetti politici e le ricadute del Ddl Franceschini.
Dal 2009 (D.M. 7 maggio), il cinema può essere sostenuto non solo attraverso il meccanismo del finanziamento pubblico diretto, ma anche attraverso un sistema indiretto di agevolazioni fiscali (tax credit e tax shelter), a vantaggio dei soggetti privati che investono nel settore.
Inoltre, con il Ddl Franceschini – Disciplina del cinema, dell’audiovisivo e dello spettacolo – si è approvata recentemente una legge di sistema che si attendeva da tempo, rispetto alla quale il mondo degli addetti ai lavori si sta dividendo, e su cui anche la cooperazione è chiamata ad esprimere una valutazione di merito.
Il Seminario, introdotto da un breve saluto del responsabile di Legacoop Cultura, Roberto Calari, sarà coordinato da Anna Ceprano, coordinatrice del Comparto Cinema e Produzione audiovisuale di Legacoop.
E’ confermata la presenza di Maurizio Fiume, regista e sceneggiatore, che interverrà sul tema “Tax credit e produzione audiovisuale” e quella di Angelo Curti, produttore e presidente Coop. Teatri Uniti di Napoli, sul tema “Ddl Franceschini: novità e ricadute della nuova legge di sistema per il cinema e l’audiovisivo”.
Report Seminario ‘Tax credit e Ddl Franceschini per il cinema e l’audiovisivo’
Roma 9 marzo 2016 (ore 11.30 – 14.00)
Roberto Calari, responsabile Legacoop Cultura e Anna Ceprano, coordinatrice Comparto Cinema e prodotti audiovisuali Legacoop Cultura sottolineano l’importanza della ripresa delle attività nel Comparto a cui Legacoop vuole dare impulso e sostegno. Necessario riaggregare in forma cooperativa anche per questo genere di attività produttiva. La storia della nostra cooperazione di cinema, da Zavattini/Curti ad oggi, è quella di un movimento di qualità e valoriale, che ha dato e da vita ad un’idea di lavoro e di società attraverso la produzione culturale. Il Comparto Cinema ha avviato, da circa un anno, un lavoro di conoscenza ed elaborazione ed il seminario sul tax credit è una delle azioni previste. Occorre restituire anche rappresentatività alle Cooperative nei luoghi opportuni come Legacoop, e si spera presto come Alleanza delle Cooperative Italiane. Occorre creare interconnessioni tra questo ed altri Comparti produttivi di Legacoop.
Maurizio Fiume, regista e sceneggiatore, relaziona su ‘Tax credit e produzione audiovisuale’, in base alla legge attuale, di cui fornisce slide.
Angelo Curti, produttore e presidente Cooperativa Teatri Uniti, relaziona su ‘Ddl Franceschini: novità e ricadute della nuova legge di sistema per il cinema e l’audiovisivo’. Secondo Curti, il giudizio sul Ddl Franceschini, nel complesso, non è positivo, in quanto la legge non migliora quello che di buono c’è nella legislazione vigente. Il problema risiede essenzialmente nel fatto che, così come concepito, non crea sviluppo, non c’è un riferimento alla promozione di pensiero e cultura, a nuove forme di linguaggio. La direzione di questa legge è precisa, come quella varata sulla scuola o quella sui beni culturali. In ballo ci sono risorse ingenti: il tetto è di 400 mil. di euro. Sono stati aboliti i finanziamenti al cinema, così come siamo stati abituati a conoscerli con la legge del 1965 e quella del 2004. Quelli che saranno maggiormente danneggiati da questa legge non sono ancora nati artisticamente, tanti giovani talenti, ad esempio. Si tratta di una legge delega che non sarà discussa in parlamento e che non dice nulla della crescita e dell’emancipazione culturale del Paese, che rimane un fatto marginale evidentemente, e dove, fra l’altro, si parla anche di spettacolo dal vivo in attesa di una legge quadro che rischierà di fare ulteriori danni anche in questo altro comparto produttivo. Grande centralità è data al credito d’imposta, segno di un cambiamento di mentalità. Infatti, la ratio della legge dice che contributi non se ne danno praticamente più (riparto del Fondo tra incentivi automatici e contributi selettivi, il cui importo complessivo per questi ultimi non può essere superiore al 15% del fondo stesso) e che, di fatto, bisogna arrangiarsi con il credito d’imposta.
E’ seguito un dibattito in cui Curti ha fornito ulteriori chiarimenti rispetto alla normativa proposta dal Ddl Franceschini.
La riunione si è conclusa con la proposta di lavorare alla costituzione di una cooperativa (con tutti i soggetti che fossero interessati, provenienti da più Cooperative aderenti, da tutta Italia) di servizi, principalmente alle imprese cooperative del cinema e dell’audiovisivo, che si occupi del tax credit ma che affianchi a questa attività, nel tempo, altri servizi alla cultura. Si chiede, rispetto all’uso del tax credit, un maggiore coinvolgimento dei grandi gruppi cooperativi che, in alcuni casi, già utilizzano lo strumento per essere già stati co-produttori di film e opere audiovisuali ma che magari non conoscono la presenza del comparto produttivo in Legacoop e la grande competenza e professionalità che complessivamente esprime. Infine, si chiede di iniziare a pensare più concretamente al superamento del concetto di esercizio e pure di distribuzione, avvalendosi di una piattaforma tecnologica comune.